Renault R5 Maxi Turbo
Il progetto della Renault 5 Turbo nasce sul finire degli anni settanta, dalla necessità della casa francese di disporre di una vettura stradale dalle caratteristiche tecniche tali da poter essere competitiva anche nei rally mondiali.Dopo aver impiegato con successo la Alpine A110 nei rally, la Renault utilizzò la R5 Alpine, versione spinta della dell'utilitaria a trazione anteriore, tuttavia inadatta a fronteggiare ad alto livello una vettura come la Fiat 131 Abarth Rally, al tempo dominatrice del panorama rallystico. L'obiettivo era quello di creare una vettura a trazione posteriore potente e leggera. Nel 1980 quindi, parte la produzione della Turbo: presso la carrozzeria Heuliez arrivavano le scocche della normale R5, le quali venivano modificate nel pianale e nei passaruota allungando anche il passo, da lì inviate alle officine della Alpine a Dieppe per l'assemblaggio e la verniciatura finale. I tecnici dovettero risolvere numerosi inconvenienti legati al collocamento degli organi meccanici e relativi accessori dietro l'abitacolo. I serbatoi del carburante furono spostati sotto i sedili per un miglior bilanciamento dei pesi, mentre nel vano posto sull'asse anteriore venne ricavato un grande sfogo d'aria per smaltire il calore del radiatore, restarono sull'avantreno la batteria, la pompa impianto frenante, l'impianto di aerazione e la ruota di scorta. La Renault 5 Maxi Turbo, era la versione da competizione, allestita in configurazione Gruppo B prodotta dal 1984 al 1985. Era spinta da un motore con cilindrata portata a 1.527 cm³ ed utilizzava pneumatici di diametro maggiore; la potenza arrivava a 350 CV a 6.500 giri/min. Per la sovralimentazione, iniezione e parti del motore utilizza tecnologie ereditate direttamente dal team di Formula 1, il ricorso a leghe leggere e materiali in composito permisero di contenere il peso in 905 kg.Il contemporaneo declino nei rally del Gruppo 4 (per il quale era stata sviluppata la vettura) sostituito dal debuttante Gruppo B con nuove performanti vetture sviluppate in funzione di esso e l'avvento della trazione integrale nei rally, indussero la casa madre a focalizzare gli sforzi sul campionato francese di rally e su prove a livello europeo, dove colse numerose affermazioni, mettendosi in luce anche in diverse prove valide per il campionato del mondo rally, soprattutto per merito del pilota Jean Ragnotti. L'ultima vittoria di prestigio fu quella del Rally di Portogallo 1986, dopodiché l'abolizione del Gruppo B e la decisione della Renault di puntare per ragioni di marketing sulla Renault 11 determinarono la fine del programma sportivo ufficiale.
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